Sandro Botticelli, vero nome Alessandro di Mariano di Vanni Filipepi (Firenze, 1º marzo 1445 – Firenze, 17 maggio 1510) è uno dei più importanti nomi della storia dell’arte. Alcune delle sue immagini sono un patrimonio iconografico indiscusso dell’umanità
Lo stile di Botticelli subì diverse evoluzioni nel tempo, ma fondamentalmente mantenne alcuni tratti comuni che lo rendono tutt’oggi ben riconoscile, anche nel vasto pubblico: la fisionomie eleganti e di una rarefatta bellezza ideale dei personaggi, impostati a una bellezza senza tempo sottilmente velata di malinconia, dal maggiore interesse riservato alla figura umana rispetto agli sfondi e l’ambiente, e dal linearismo che talvolta modifica le forme a seconda del sentimento desiderato (“espressionismo”), quest’ultimo soprattutto nella fase tarda dell’attività.
Uno studio dell’opera di Botticelli è disponibile anche il libro:
Pagine Nuove 2
Include:
Roberto Manescalchi: Il Botticelli del maestro liutaio Milton Poggini
Il lavoro propone l’expertise di un antico disegno di figura femminile che trasporta sulle spalle una fascina di legna. Oltre alla firma sul lato del medesimo, inequivocabilmente autografa di Sandro Botticelli, seppur sbiadita dal tempo, il diretto riferimento col maestro del Rinascimento fiorentino si trova nella Cappella Sistina in Vaticano, ove il profilo disegnato è perfettamente sovrapponibile con quello della donna rappresentata in basso a destra ne Le prove di Cristo, facente parte di un più ampio ciclo pittorico.