Articoli

AutenticitTà

10 settembre 2013 – 21 marzo 2014

“AutenticitTà: un viaggio di 50 anni a Firenze e dintorni” ideata e curata da Marco Dezzi Bardeschi, con la collaborazione di Duccio Dezzi Bardeschi e Roberto Manescalchi.

L’iniziativa è promossa con il determinante contributo di Regione Toscana nell’ambito del progetto Toscanaincontemporanea 2012, Polo Museale Fiorentino, Ente Cassa di Risparmio di Firenze.

10 settembre – 16 ottobre 
“DEI GIARDINI SIMBOLICI” Firenze, Accademia delle Arti del Disegno

“L’ENERGIA IRRESISTIBILE DELLA FORMA LIBERA” Firenze, Accademia di Belle Arti,  Aula Ghiberti

“LA CITTA’ NOTTURNA DEL MANIERISMO INQUIETO” Firenze, Palazzo Medici-Riccardi

“LA CITTA’ ERMETICA DELL’UMANESIMO: VERSO ORIENTE, L’ORIGINE E’ LA META”, Firenze, Museo Marino Marini

15 novembre – 15 dicembre  2013

“LA NUOVA CITTA’ DELL’UTOPIA FELICE E IL FUTURO DI FIRENZE”, Firenze,  Palazzina Reale della Stazione di Santa Maria Novella

19 dicembre 2013 – 3 febbraio 2014

“LA CASA E LA CITTA’ DEL NOVECENTO (dal centro alle periferie)” Firenze, Sale dell’Archivio storico Comunale

14 febbraio – 21 marzo  2014

“UNA DIFFICLE EREDITA” Firenze, Sala delle Regie Poste / Uffizi

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Firenze: sette stanze dell’abitare

All’Archivio Storico del Comune di Firenze prende il via un ciclo di incontri sul tema dell’abitare contemporaneo in occasione della mostra AUTENTICITTA’ ideata e curata da Marco Dezzi Bardeschi con la collaborazione di Duccio Dezzi Bardeschi e Roberto Manescalchi.

Il ciclo è aperto dal noto critico e architetto Francois Burkhardt, già direttore della rivista DOMUS e del Centro di Creazioni Industriali (C.C.I.) del Beaubourg di Parigi.

Seguiranno contributi dedicati rispettivamente ai temi Minimal Housing a Firenze (1845-1865) ed Eccentricittà e Avanguardie a Firenze (1910) di Luca Brogioni, Mauro Cozzi, Marco Dezzi Bardeschi e Giulio Manetti.

Ecco la lista completa degli eventi:

FIRENZE: SETTE STANZE DELL’ABITARE
Archivio Storico del Comune di Firenze
Via dell’Oriuolo
ore 16,30

Martedì 14 gennaio 2014
Francois Burkhardt, La Scuola è nella vita: a proposito dei ‘sentieri isolati’ nella ricerca progettuale contemporanea.

Giovedì 16 gennaio 2014
Minimal Housing (1845-1865)
Luca Brogioni (relazione d’inquadramento); Marco Dezzi Bardeschi, le case degli ultimi: dal Granducato a Firenze Capitale; Mauro Cozzi, Eclettismi e Orientalismi.

Venerdì 17 gennaio
Eccentricità e avanguardie (Firenze, 1910)
Marco Dezzi Bardeschi, Firenze 1910: Wright, Coppedè e d’Annunzio; Mauro Cozzi, Futurismo fiorentino e dintorni.

Giovedì 23 gennaio
I nuovi monumenti pubblici del Novecento (1931-1935)
Cristiana Chiorino, Pier Luigi Nervi: l’esordio fiorentino; Maurizio De Vita, Salvare le opere di Nervi a rischio; Ezio Godoli e Milva Giacomelli, Angiolo Mazzoni in Toscana; Corrado Marcetti, Giovanni Michelucci, dopo la Stazione del Gruppo Toscano.

Venerdì 24 gennaio
Abitare la città-giardino e la collina (1955-1962)
Mario Primicerio, la città universale di La Pira; Marco Dezzi Badeschi, dalle case minime di Rovezzano a Sorgane; Giulio Manetti, la città (operaia) oltre la città; Mario Bencivenni, la città “verde” dall’utopia realizzata alla sua negazione.

Giovedì 30 gennaio
Sperimentalismo e utopia: Radicalism e New History (gli anni Sessanta)
Patrizia Mello, contestazione radical e global tools nella città della Storia; Remo Buti, Alberto Breschi, Marco Dezzi Bardeschi, tre testimonianze.

Venerdì 31 gennaio
La città e l’abitare nel nuovo Millennio
Assessori Sergio Givone e Elisabetta Meucci, Guido Murdolo, Letizia Nieri, nuova residenza e spazio urbano; Carla Romby, il nuovo Museo della/nella città.

Giovedì 6 febbraio
Credere nell’architettura civile (il futuro del progetto sociale)
Alessandro Jaff (titolo da definire), Fabio Fabbrizzi, attuali orientamenti del Social Housing; Andrea Iacomoni, coabitare oggi.

Siete i benvenuti e vi ringraziamo per condividere e distribuire questo messaggio.

Roberto Manescalchi

AUTENTICITTA’ ancora in corso:
La casa abitata e la città del Novecento
19 dicembre 2013 – 3 febbraio 2014
Archivio Storico del Comune di Firenze

Per il futuro di una difficile eredità
14 febbraio – 21 marzo 2014
Sala delle Regie Poste degli Uffizi

Nell’ambito delle iniziative della Regione Toscana: Toscanacontemporanea 2012, con Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Accademia delle Arti del Disegno, MiBAC Polo Museale Fiorentini, Archivio Storico del Comune di Firenze, Provincia di Firenze, Fondazione Michelucci, Fondazione Ordine Architetti di Firenze

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Pagine Nuove: Il contado fiesolano

Il contado fiesolano. Plurimillenaria opera d’arte.

Autori: Mauro Marrani
ISBN: 978-8895450346   ISSN: 1971 8845
Pagine: 180

Il volume si incentra sui trascorsi millenari della gestione mezzadrile del territorio rurale fiesolano, che ha ben rappresentato il bel paesaggio agreste della storica “Toscana di Mezzo”, distinta dalle Maremme litoranee, dalle Crete Senesi, dalla fascia montana appenninica. Un contado, quello fiesolano, decantato da poeti e pittori d’ogni tempo e prescelto quale ameno luogo di residenza dalle famiglie notabili di Firenze di ogni tempo.

È una sorta di compendio geografico-storico di un territorio sì limitato nella sua estensione, ma rappresentativo della realtà dell’intera Toscana collinare: quasi duecento pagine, riccamente illustrate da centinaia di fotografie, carte antiche, vecchie aerofotografie, cabrei settecenteschi, opere d’arte storiche e contemporanee, citazioni letterarie dei più insigni personaggi del passato.

Oltre ai numerosi rilievi sul terreno ed alle fonti documentarie reperite in molteplici archivi, nella redazione dei saggi ha avuto un ruolo importante anche la diretta testimonianza di coloro che vissero in prima persona gli ultimi decenni dell’età mezzadrile: il diretto ricordo delle singole esperienze, sebbene “fotografi” un periodo veramente limitato nel tempo, ed ovviamente non anteriore al Novecento, è comunque una fonte di non trascurabile importanza per un approfondimento conoscitivo su una società rurale così devota al proprio ambiente, i cui usi e costumi, di origine spesso angarica, sono giunti quasi indenni attraverso i secoli fino ad oggi.

Ormai pochissimi potranno qui riconoscere qualcosa di già vissuto e di già visto, ed è di tutti l’auspicio che questa pubblicazione possa essere una goccia di memoria, che renda onore in qualche modo al silente lavoro di quella innumerevole folla di uomini e donne, vecchi e bambini, che ha popolato secoli di storia: una schiera di generazioni che, pur nella sua umile condizione al di fuori della Storia ufficiale, è stata artefice indiscussa di un’opera d’arte di proporzioni enormi, oggi, come in passato, decantata in tutto il mondo: il bel paesaggio toscano della mezzadria, felice traguardo dell’azione dell’uomo nel proprio ambiente.

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Pagine Nuove 3: ‘Leonardo all’Annunziata’ e ‘La Madonna del parto’

Articoli:

– Leonardo all’Annunziata
– Michelozzo di Bartolomeo ‘La Scala dei servi di Maria’
– La Foresteria del Convento della SS. Annunziata
– Le grottesche del Morto
– Affresco alla luce della teoria della prospettiva dei colori di Leonardo e altro ancora
– La Madonna del parto

ISBN: 978-8895450216   ISSN: 1971-8845
Pagine: 94

di Maria Carchio, Alessandro del Meglio, Roberto Manescalchi, Pierpaolo Tofanelli

 Il volume di impernia su due lavori distinti, ossia:

Leonardo all’Annunziata

Nel corso di alcuni anni di studio l’analisi degli spazi di interconnessione fra gli ambienti del convento della SS. Annunziata e dell’Istituto Geografico Militare ha permesso di evidenziare e comprendere strutture ed opere d’arte appartenenti ad epoche che vanno dal rinascimento al barocco; in particolare: una scala “dimenticata” di Michelozzo di Bartolommeo che, in origine, rappresentava il più importante collegamento tra i corpi di fabbrica conventuali in prossimità del fronte occidentale del complesso; la foresteria laica del convento in cui, nell’anno 1500, fu ospitato Leonardo da Vinci, che qui dipinse il cartone della S. Anna, la Madonna dei fusi e, probabilmente, iniziò il ritratto di Monna Lisa; tracce di affreschi di bottega di Leonardo, se non di Leonardo medesimo; due grottesche di Morto da Feltre ritrovate in una parete di un “vano tecnico” (soffitta), che è quello che resta, dopo l’intervento dell’architetto granducale Antonio Ferri, della probabile cella/abitazione del «Maestro Valerio» citato dal Vasari.

La Madonna del Parto

L’autore analizza qui uno dei più noti capolavori di Piero della Francesca, tanto che riesce a carpire alcuni segni lasciati ben visibili dal grande maestro del Rinascimento … Piero dà senso e precisione allo svolgersi della tenda-cielo sovrastante la Madonna ad opera degli angeli, se si considera il fondo di questa, disegnato in bugnati che, disposti per altezza in dieci file, si numerano orizzontalmente in diciotto: quindi centottanta come i giorni di sei mesi o forse come lo scorrere di dodici ore e, più precisamente, come i gradi del triangolo, del semicerchio e dello svolgersi della metà del percorso circolare del tempo dell’anno o del giorno. Un orologio, un incredibile orologio! I centottanta bugnati potrebbero essere quindi lo scorrere del tempo di dodici ore, da un’alba al tramonto, oppure il tempo di sei mesi, cosa più probabile visti i colori. Gli angeli non rappresenterebbero vagamente la primavera e l’autunno ma, con più precisione, i rispettivi coluri equinoziali, cioè il momento preciso dell’inizio stagionale, e come coluri sono rappresentati i due pezzi di trave: cioè perpendicolari alla tangente del punto del semicerchio segnato dalle mani alte che “svolgono” la tenda.

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Leonardo all’Annunziata

Tracce d’antichità del convento della SS. Annunziata nei locali dell’Istituto Geografico Militare.

In collaborazione con Alessandro del Meglio
testi di: Maria Carchio, Eugenio Casalini, Michele Corrado, Alessandro del Meglio, Roberto Manescalchi, Elio Ruggiano

Istituto Geografico Militare

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